giovedì 20 dicembre 2012

finale della storia.


Mi accovaccio sul sedile di guida e con la sx comincio a masturbarmi e allungo la mia mano destra verso la testa di Angelo e comincio ad accarezzarla, penso che non capisca più niente, i suoi occhi chiusi si vedeva che roteavano di piacere, Sandro continuava a spompinarlo e io mi sono avvicinato alle sue labbra e appoggiando le mie  alle sue sentivo il dolce sapore e il suo ansimare di piacere, poi le schiude e la mia lingua penetra dolcemente ed incontra la sua e comincia un lungo assaporarsi di libidine.
Sento che una mano mi sfiora un capezzolo e comincia a stringerlo e questo esalta la mia eccitazione che è ormai al massimo, questa situazione per me era la prima volta, avere due colleghi in cabina tutti nudi e splendidamente maschi, poi un’altra si impadronisce del mio cazzo e comincia a menarmelo dolcemente, Angelo si sposta apre gli occhi e mi fissa ancora con aria imbarazzata e mi dice che non riesce a capire quello che sta succedendo, ma non dire fesserie, sai benissimo quello che succede, ed è bellissimo, vedrai adesso comincia il bello.
Sandro si alza, e mi prende dolcemente mi gira e mi stringe da dietro facendomi sentire il fiato sul collo e soffiandomi nelle orecchie mi sussurra che vorrebbe scoparmi, io non dico niente, lo lascio fare, e mentre io comincio a baciare e leccare i capezzoli di Angelo, lui scivola con la sua lingua umida dal collo giù fino ad incontrare i miei glutei sodi e ben proporzionati, li allarga e comincia a leccare il mio buco in un modo che mi fa impazzire, e con la lingua dura cerca di introdursi  all’interno umidificandolo per bene.
Appoggia il suo cazzo proprio lì, e comincia a spingere, sento la sua cappella morbida calda e allo stesso tempo dura che spinge, spinge sempre di più, ma fa fatica ad entrare, io sono abbastanza stretto e cerco di rilassarmi ed allargarmi con le mani  per poterlo prendere bene, bello nodoso, non grandissimo ma giusto per farti impazzire di piacere, un colpo ed ecco dentro sino alle palle, lo sento spingere contro la vescica, è un piacere misto a dolore ma esaltante, comincia a pinciare con ritmo calmo e ritmato e le sue mani stringermi i fianchi per poter meglio controllare il movimento.
Angelo a questo si abbassa e comincia a succhiarmi vogliosamente e leccarmi le palle che scontrandosi con quelle di Sandro sbattevano contro la sua faccia, si toglie da quella posizione, la cabina non è un letto a due piazze bisogna fare i contorsionisti per muoversi, io e Sandro in piedi fra i sedili lui ancora dietro che mi scopava lentamente,io con le braccia alzate appoggiate alla seconda branda, per potermi reggere e non perdere l’equilibrio sotto i suoi colpi. Angelo seduto al centro della cuccetta con la bocca all’altezza del mio cazzo, che tenta di prenderlo in bocca, ma alla vista di noi due che ansimavamo di piacere è scattato qualcosa in lui, si gira e si mette alla pecorina davanti a me, appoggia la testa al fondo della cabina e in ginocchio al limite della branda, si presenta con il suo buco proprio all’altezza del mio cazzo.
Gli sputo su per inumidirlo ed appoggio la cappella al buco e spingo cercando il ritmo di Sandro, e senza fare uscire Sandro da me, trovo il colpo giusto ed entro dentro Angelo con un colpo secco, lui urla dal male e si contrae dal dolore, ma non potendo muoversi rimane li gemendo e pregandomi di uscire, ma a questo punto era meglio rimanere dentro fermi per poter rilassare o sfintere e non creare ematomi.
Ma Angelo eri vergine? Si rispose lui, non avevo mai preso in culo, facevo solo sesso orale, questa è la mia prima volta, Sandro a queste parole si distacca da me e si accuccia vicino a lui per consolarlo, rimani dentro di lui mi dice in modo che il dolore passa più velocemente, e prende Angelo e lo allunga sulla branda a pancia sotto e io senza uscire da lui disteso sopra, sensazione stupenda, stai così calmo e vedrai che passa, dai Al comincia ad scoparlo dolcemente e cosi, io feci..........
Andai avanti per almeno un quarto d’ora adagio adagio, baciando la sua schiena e ricevendo baci da Sandro che in quei momenti era diventato spettatore del nostro amplesso, io non ce la facevo più a trattenermi nel non venire, ma non potevo farlo dentro,   non ci conoscevamo bene, uscii e sborrai sulla schiena abbondantemente e poi leccai la mia sborra e la bevvi assaporandola con gusto.
Non ci accorgemmo cha anche Angelo venne sul lenzuolo della branda in un modo incredibile, sembrava più una pisciata, Sandro era l’unico che rimase asciutto, allora, presi in bocca il suo cazzo e cominciai a ingoiarlo fino alle palle, e sentendolo pulsare di piacere  non mi fermo fino ad un attimo prima che mi inondasse la faccia di sperma, e anche lui prese a leccarlo e pulirmi la faccia con le sue labbra.
Rimanemmo in silenzio non so per quanto tempo, Angelo rosso come un pollo allo spiedo e senza alzare gli occhi dal pavimento prese a vestirsi, e senza neanche salutare apre lo sportello e scese dal camion, un secondo dopo sentimmo mettere in moto il Mercedes, e in un attimo il posteggio era vuoto.
Io e Sandro rimanemmo senza parole, Sandro cosa pensi, sai forse era veramente vergine, e non certo abituato a certi incontri, si sentirà in colpa per quello che ha fatto.
NON LO RIVIDI PIU’
Sandro ed io ci incontriamo ogni tanto, e mi dice che quando vede Angelo in scuderia lui fa finta di niente ed evita di parlargli, ma lui non sa che il lupo perde il pelo, ma non il vizio.

p.s. I nomi non sono quelli veri, sarebbe imbarazzante per i colleghi della scuderia.

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