venerdì 15 febbraio 2013

ATTENTI OCCHI APERTI.


Sono qui solo che guido da almeno tre ore, mi sono rotto la musica non mi fa più compagnia, la radio è spenta come il CB, sono incazzato, allo scarico mi hanno fatto mille problemi per l'ora di arrivo, cosa ci posso fare io se nevica e c'è traffico ho bisogno di distrarmi un po', altrimenti non arrivo più a Bassano.
Sono quasi a Brescia quasi quasi prendo la A21 direzione Piacenza e mi fermò sulla piazzola di Manerbio, li ogni tanto si cucca.
Freccia e prendo la A21, sono quasi le 17.00 ora buona crepuscola, e presto sarà buio, passo l’area di servizio e entro nell’area di sosta, sono solo,posteggio a sinistra vicino alla siepe e tiro le tende lasciando uno spiraglio per vedere se arriva qualcuno. Passano pochi minuti e si ferma uno Scania nero con il grifone argento, splendido, non vedo la targa, e lui piano piano posteggia proprio a fianco del mio MAN appena più avanti così io non vedo dentro la cabina.
Cazzo non poteva fermarsi prima, ma mentre mi sporgo per vedere noto il lampeggiante della Polstrada e un poliziotto che si affianca allo sportello e le chiede i documenti, vedo solo un braccio muscoloso e peloso che porge il libretto al poliziotto, chiudo la tenda e mi sdraio, passa una bella mezz'ora e sento chiaramente uno che saluta e uno sportello sbattere violentemente.
Tiro la tenda, e guardo nello specchietto, si vede poco, è ormai buio la poca luce esalta uno zampillo all’altezza della ruota davanti, abbasso il finestrino e prendo uno straccio per pulire lo specchio, lui non si muove continua a pisciare, io faccio finta di niente pulisco il vetro e mi sporgo per arrivare meglio a quello piccolo, e lo vedo bene. 
Lui alza gli occhi verso di me si accorgere di essere osservato e senza pudore incomincia a scrollarlo facendolo dondolare in modo morbido, poi sorridendomi lo ripone con delicatezza in una tratta a bottoni di un paio di geans attillati, che mettevano in risalto il pacco e la muscolatura delle coscie.
Ciao, hai visto mi hanno fatto un culo a mandolino, perché ero fuori le ore, adesso devo fermarmi qui per il riposo perché se prendo un altro verbale il mio capo me lo fa pagare a me, anch’io mi fermo per la sosta cosa dobbiamo fare.
Intanto si fermano un paio di macchine, e scendono gli autisti e cominciano a girare intorno ai camion guardando vogliosi noi camionisti, io chiudo il finestrino senza fare parola, e lui sale in cabina tira le tende lasciando quella di sinistra aperta, accende la luce e si sistema, apre il PC e si mette a smanettare sui tasti, io a mia volta lasciò anch'io la tenda aperta e accendo il Pad, per controllare il Blog.
Ogni tanto sbircio verso la sua cabina, ma niente da dire, continua a controllare Facebook, io apro il Blog e controllo i commenti, e apro delle foto che vorrei inserire, essendo io seduto sul sedile del passeggero, e schierato al finestrino LUI dalla sua cabina può vedere bene cosa vedo, e io ho posizionato lo specchio in modo da vedere se lui mi guarda. E non passa molto che lo vedo lumare cosa guardo, sto facendo passare le foto di colleghi che pisciano vicino alle ruote, foto che mi attizzano, quindi per star comodo sbottono i pantaloni e mi metto in modo che si potesse vedere la cintura ben slacciata.
Sento bussare al finestrino, ei le hai fatte tu quelle foto?,mi girò e abbasso il finestrino, dimmi? Volevo sapere se avevi scattato tu quelle foto, alcune io altre le ho scaricate da internet, l’hai scattata anche a me mentre pisciavo, no ma avrei voluto.
Ti piace fotografare cazzi?
Mi piace tutto quello che mi eccita, e vedere un cazzo o una figa al naturale mi eccita e se ho per le mani una macchina fotografica scatto una foto. E senza pudore "vuoi scattarmi una foto al mio pisellone" sbottona i pantaloni e tira fuori un arnese stupefacente, che prima al buio non avevo visto bene, anche perché in movimento e moscio, adesso era quasi in tiro, circonciso, bello con una cappella rosea di quelle a fungo, con le vene palpitanti insomma perfetto, prendo la macchina e inquadro quel bendidio, e non mi accorgo che il mio si rizza e spunta dalle mutande, scatto alcune immagini e senza inquadrarlo in volto, giro la macchina e gli faccio vedere gli scatti, scusa ma non ci siamo presentati, io mi chiamo Danilo, e tu? Io Alcace, che strano nome, diverso ma armonico, dai fammi vedere le foto, ma anche tu meriteresti delle foto hai un cazzo che non è niente male, spunta dalle mutande, e da qui si vede che è umido di piacere e in tiro, hai voglia di divertirti?
Certo, non me lo faccio dire due volte, e i un secondo mi tolgo tutto e resto nudo,e lui si catapulta dentro alla mia cabina e anche lui rimane nudo in un attimo.
Passammo una serata facendo di tutto non capivo più dove cominciava il mio cazzo e dove finiva il suo, eravamo una cosa sola, il piacere era alle stelle, inutile dire cosa abbiamo fatto e più breve dire cosa non abbiamo fatto.
Stanco, mi sono addormentato spossato ma felice esausto ma sazio, ma al risveglio amara sorpresa, ero nudo come un verme e la mia cabina ripulita come quando la mia donna delle pulizie riordina la mia casa, non so come ha fatto ad addormentarmi ma mi ha drogato, era mattina tarda e ero solo nel parcheggio, e lui si era portato via tutto, lasciando solo i documenti i pantaloncini corti, mi ha rubato anche le mutande le scarpe e tutta la mia attrezzatura tecnica.
Una scolpata che mi è costata come una revisione del MAN.
ATTENTI A CHI FATE SALIRE SUL VOSTRO CAMION, E ANCHE SULLE VOSTRE AUTO.

5 commenti:

  1. racconto stupendo che me lo ha fatto rizzare anche se non ci sono particolari piccanti...quando e come continua?

    RispondiElimina
  2. quanti bei piselli di camionisti da gustare presso piceno est

    RispondiElimina
  3. Ciao Alace quando capìti in zona Novara ?

    RispondiElimina
  4. Si ma visto che hai fatto le foto potevi inserirle !

    RispondiElimina