giovedì 27 dicembre 2012

Alle prime armi.


ciao,
ti racconto il mio viaggio di ritorno dal weekend al mare.
 
25 giugno. mi metto in viaggio da una localita' balenare della liguria per dirigermi verso casa in provincia di torino.
 
mi metto in auto intorno alle 17. in autostrada non c'e' traffico. pochi hanno fatto il ponte lungo o se l'hanno fatto stanno ancora un po in spiaggia anche se il tempo non e' con sole pieno ma velato.
passo il primo pezzo autostradale di genova con gallerie.
mi fermo al primo autogrill per sosta benzina e pipi.
risalgo in macchina e penso... e se mi mettessi a guidare nudo? in fin dei conti quelli in macchina posso vedere solo che sono torso nudo mentre i camionisti dall'alto possono vedere tutto visto che tra l'altro la macchina ha il tetto
  trasparente. Pensato e fatto. Mi tolgo la maglietta appena finito di fare il pieno. E la metto sul sedile di fianco cosi’ potro’ coprirmi in caso di bisogno… Mi metto la cintura e riparto. Mentre sono in marcia mi sfilo i pantaloncini. Ah, che goduria. All’inizio un po intimorito ma poi mentre si viaggia e si supera chi e’ che ti guarda dentro? sorpasso il primo camionista. Rallento leggermente quando sono all’altezza dell’abitacolo. Cerco di capire se guarda ma sembra che non ci faccia caso. Dopo il quindi camion superato ormai sono tranquillo e vado senza problemi.
Ogni volta che supero pero’ guardo nello specchietto retrovisore se mi vengono fatti i fari o se mi suonano o se fanno gesti strani. Solo un paio di volte ho visto qualche camionista che afferrava il microfono.. mah.
 
Ad un certo punto supero un camion e questo mi fa i fari.  Sara’ che mi ha visto bene? Fatto sta che a forza di bere la vescica vuole essere svuotata. Di li a poco c’e’ un area di sosta. Mi tiro su i calzoncini ed entro nell’area. Esco dall’auto e abbasso i pantaloncini e inizio a pisciare. Beh, visto che sono li sto un po’ con il pisello all’aria….  Poi mi metto riparato dall’auto, mi abbasso i pantaloncini e con la bottiglietta dell’acqua me lo lavo. Un po’ di acqua fresca sull’arnese che fin’ora e’ sembra stato sollecitato…
Entra nell’area di sosta un camion. Di istinto mi tiro su velocemente i pantaloncini. Mi infilo in auto dalla parte del conducente. E  rimango immobile.. mi avra’ visto? Il piazzale e’ bello grande. Io sono verso il fondo e lui si e’ fermato all’inzio. Beh. Rimango fermo li per un po. Poi scendo dall’auto e vado dalla portiera del guidatore. Senza maglietta, i pantaloncini blu tirati su’ velocemente lasciano un po scoperto il sedere.
Mi metto dalla portiere facendo i movimenti come uno che e’ da tanto che guida e vuole sgranchirsi le gambe e la schiena. Faccio un paio di flessioni tenendomi allo sportello della macchina facendo cosi’ scendere ancora un po i calzoncini mostrando molto bene l’incavo del culo. Tengo sempre d’occhio il cammionista. Magari sta pensando ai cacchi suoi. Non da cenni.
Allora risalgo in auto. Beh, visto che questo non si muove e io ho paura di farmi avanti mi abbasso i pantaloni pensando di rimettermi in moto ed andarmene.
Il camion si mette in moto e si avvicina piano piano… cazzo faccio? Tiro su i pantaloncini? Mi copro con la maglietta? Rimango cosi’? metto in moto e schizzo via?
Il camion si avvicina sempre piu’ ed io sono immobile. Si avvicina… si avvicina… si affianca. Siamo fianco a fianco, lato guidatore contro lato guidatore. Rimango fermo… poi prendo coraggio, giro la testa e guardo in su. Lui e’ affacciato dal finestrino. Sorride. Gli sorrido.  Mi tocco il cazzo. Dalla paura s’e’ ammosciato. Lui mi  chiede: vuoi salire un po qui? CERTOOOO!

Niente da dire..............






giovedì 20 dicembre 2012

SPLENDIDO


finale della storia.


Mi accovaccio sul sedile di guida e con la sx comincio a masturbarmi e allungo la mia mano destra verso la testa di Angelo e comincio ad accarezzarla, penso che non capisca più niente, i suoi occhi chiusi si vedeva che roteavano di piacere, Sandro continuava a spompinarlo e io mi sono avvicinato alle sue labbra e appoggiando le mie  alle sue sentivo il dolce sapore e il suo ansimare di piacere, poi le schiude e la mia lingua penetra dolcemente ed incontra la sua e comincia un lungo assaporarsi di libidine.
Sento che una mano mi sfiora un capezzolo e comincia a stringerlo e questo esalta la mia eccitazione che è ormai al massimo, questa situazione per me era la prima volta, avere due colleghi in cabina tutti nudi e splendidamente maschi, poi un’altra si impadronisce del mio cazzo e comincia a menarmelo dolcemente, Angelo si sposta apre gli occhi e mi fissa ancora con aria imbarazzata e mi dice che non riesce a capire quello che sta succedendo, ma non dire fesserie, sai benissimo quello che succede, ed è bellissimo, vedrai adesso comincia il bello.
Sandro si alza, e mi prende dolcemente mi gira e mi stringe da dietro facendomi sentire il fiato sul collo e soffiandomi nelle orecchie mi sussurra che vorrebbe scoparmi, io non dico niente, lo lascio fare, e mentre io comincio a baciare e leccare i capezzoli di Angelo, lui scivola con la sua lingua umida dal collo giù fino ad incontrare i miei glutei sodi e ben proporzionati, li allarga e comincia a leccare il mio buco in un modo che mi fa impazzire, e con la lingua dura cerca di introdursi  all’interno umidificandolo per bene.
Appoggia il suo cazzo proprio lì, e comincia a spingere, sento la sua cappella morbida calda e allo stesso tempo dura che spinge, spinge sempre di più, ma fa fatica ad entrare, io sono abbastanza stretto e cerco di rilassarmi ed allargarmi con le mani  per poterlo prendere bene, bello nodoso, non grandissimo ma giusto per farti impazzire di piacere, un colpo ed ecco dentro sino alle palle, lo sento spingere contro la vescica, è un piacere misto a dolore ma esaltante, comincia a pinciare con ritmo calmo e ritmato e le sue mani stringermi i fianchi per poter meglio controllare il movimento.
Angelo a questo si abbassa e comincia a succhiarmi vogliosamente e leccarmi le palle che scontrandosi con quelle di Sandro sbattevano contro la sua faccia, si toglie da quella posizione, la cabina non è un letto a due piazze bisogna fare i contorsionisti per muoversi, io e Sandro in piedi fra i sedili lui ancora dietro che mi scopava lentamente,io con le braccia alzate appoggiate alla seconda branda, per potermi reggere e non perdere l’equilibrio sotto i suoi colpi. Angelo seduto al centro della cuccetta con la bocca all’altezza del mio cazzo, che tenta di prenderlo in bocca, ma alla vista di noi due che ansimavamo di piacere è scattato qualcosa in lui, si gira e si mette alla pecorina davanti a me, appoggia la testa al fondo della cabina e in ginocchio al limite della branda, si presenta con il suo buco proprio all’altezza del mio cazzo.
Gli sputo su per inumidirlo ed appoggio la cappella al buco e spingo cercando il ritmo di Sandro, e senza fare uscire Sandro da me, trovo il colpo giusto ed entro dentro Angelo con un colpo secco, lui urla dal male e si contrae dal dolore, ma non potendo muoversi rimane li gemendo e pregandomi di uscire, ma a questo punto era meglio rimanere dentro fermi per poter rilassare o sfintere e non creare ematomi.
Ma Angelo eri vergine? Si rispose lui, non avevo mai preso in culo, facevo solo sesso orale, questa è la mia prima volta, Sandro a queste parole si distacca da me e si accuccia vicino a lui per consolarlo, rimani dentro di lui mi dice in modo che il dolore passa più velocemente, e prende Angelo e lo allunga sulla branda a pancia sotto e io senza uscire da lui disteso sopra, sensazione stupenda, stai così calmo e vedrai che passa, dai Al comincia ad scoparlo dolcemente e cosi, io feci..........
Andai avanti per almeno un quarto d’ora adagio adagio, baciando la sua schiena e ricevendo baci da Sandro che in quei momenti era diventato spettatore del nostro amplesso, io non ce la facevo più a trattenermi nel non venire, ma non potevo farlo dentro,   non ci conoscevamo bene, uscii e sborrai sulla schiena abbondantemente e poi leccai la mia sborra e la bevvi assaporandola con gusto.
Non ci accorgemmo cha anche Angelo venne sul lenzuolo della branda in un modo incredibile, sembrava più una pisciata, Sandro era l’unico che rimase asciutto, allora, presi in bocca il suo cazzo e cominciai a ingoiarlo fino alle palle, e sentendolo pulsare di piacere  non mi fermo fino ad un attimo prima che mi inondasse la faccia di sperma, e anche lui prese a leccarlo e pulirmi la faccia con le sue labbra.
Rimanemmo in silenzio non so per quanto tempo, Angelo rosso come un pollo allo spiedo e senza alzare gli occhi dal pavimento prese a vestirsi, e senza neanche salutare apre lo sportello e scese dal camion, un secondo dopo sentimmo mettere in moto il Mercedes, e in un attimo il posteggio era vuoto.
Io e Sandro rimanemmo senza parole, Sandro cosa pensi, sai forse era veramente vergine, e non certo abituato a certi incontri, si sentirà in colpa per quello che ha fatto.
NON LO RIVIDI PIU’
Sandro ed io ci incontriamo ogni tanto, e mi dice che quando vede Angelo in scuderia lui fa finta di niente ed evita di parlargli, ma lui non sa che il lupo perde il pelo, ma non il vizio.

p.s. I nomi non sono quelli veri, sarebbe imbarazzante per i colleghi della scuderia.

domenica 2 dicembre 2012

seconda parte


Restammo impietriti, io tutto nudo e Angelo con solo la maglietta addosso ci guardammo senza dire parola, Lui: be pensate che non abbia mai visto due uomini nudi? O forse che non capisco cosa stavate facendo? Dai chiudiamo il finestrino che qui l’aria è già abbastanza gelida.
Prese a togliersi il giubbino, e a mettere in vista una t-shirt attillatissima che esaltava il suo fisico perfetto, muscoloso quanto basta per farmi impazzire, e intravedere dallo scollo un pelo folto.
Angelo, siediti in branda che qui siamo un po troppo stretti, così posso mettermi anch’io a mio agio, ubbidì senza emettere parola, era più rosso di un pomodoro maturo, imbarazzatissimo, dovevo sciogliere il gelo che si era creato. 
Bè visto che sei salito su da me, presentiamoci, mi allungo verso di lui stendo la mano e Alcace, Alcace, ripete, si hai capito bene, ma tu sei “ SENSO UNICO” ( IL MIO NIK.NEIM AL C.B.) esatto confermo, ti ho sentito e ci siamo parlati un mare di volte, io sono Sandro, allora ciao. Mi sento come se ci conoscessimo da sempre, be è meglio che mi dite cosa stavate facendo di bello.
Angelo con voce roca, stavamo vedendo un film e ci siamo eccitati e allora abbiamo cominciato ad avere caldo e ci siamo messi a nostro agio e poi abbiamo incominciato a segarci da soli,  “il naso di pinocchio” e..
Ok,Ok fatemi vedere anche a me questo film che deve essere interessantew se vi ha ridotto così, accendo il monitor e riavvio il CD su una scena di sesso anale fra due camionisti americani, caspita si divertono li in America con quei bestioni con la dinett che sembra un monolocale, potessimo averle noi certi mezzi, annuisco, ci sono solo due francesi con il trasporto bestiame e uno svizzero trasporto liquidi alimentari che trovo in giro con lo stesso mezzo, ma non ho mai avuto il piacere di salirci.
Il video va avanti e Sandro comincia a spogliarsi, si toglia la maglietta e mostra tutto il suo petto villoso e perfetto,si alza in piedi slaccia la cintura dei pantaloni e se il cala restando il boxer attillate rigorosamente bianche, che su un fisico ancora abbronzato facevano risaltare le forme del suo splendido culo e ancor di più del suo pacco.
Via scarpe, calze, pantaloni e mutande in un attimo e si risiede completamente nudo.
Splendido, io comincio ad eccitarmi ancora di più, Angelo invece sempre più moscio, avrei voluto entrare nella sua mente per carpire i suoi pensieri di cosa stava accadendo, non sapeva cosa fare, cercava di coprirsi con la coperta che tengo sempre in cuccetta, ma quando arriva a coprire il cazzo Sandro fulmineo si volta e toglie la coperta e chinandosi gli prende in bocca il cazzo moscio e lo ingoia fino alle palle leccandolo con passione, e moscio non rimane per lungo tempo, Angelo comincia a riprendersi, e si riprende anche il suo attrezzo che si gonfia un modo superbo, e Sandro comincia a spompinarlo con sempre più passione e a leccarlo in un modo regolare e calmo. 
Io a guardare la scena non ci stavo senza fare niente........

venerdì 23 novembre 2012

Prima parte dell'avventura sulla A40


Mercoledì, devo andare a Lione per consegna urgente, parto da Novara, mi fermo ad Aosta per recuperare i documenti e perdo una buona ora, quindi riparto e prendo la 40 direzione Parigi, e poi la 42 per Lione.
Però e tardi e devo fermarmi per riposo, appena presa la grande mi fermo al primo posteggio e mi sistemo a fianco da un altro camion Italiano, una famosa azienda diciamo con TIR Grigi. C’è poco spazio e quindi sono affiancato e con le cabine decisamente allineate. 
Tiro le tende e lascio quella di destra leggermente aperta, in modo che io posso vedere il collega che sta scrivendo il rapporto e quando finisce prende un libro e comincia a leggere, e ogni tanto lancia uno sguardo vero la mia parte, è un bel uomo, massiccio, ordinato lo si vede da come è ben tenuto, viso pulito con un pizzetto appena accennato, maglietta maniche corte bianca, linda, aderente che mette in risalto la muscolatura  delle braccia i pettorali.
Cazzo mi arrapa, io me lo farei immediatamente, ma è difficile i colleghi sono molto “ETERO” e certe cose le fanno solo gli altri e non i camionari.
Be vabbè, comincio a spogliarmi per mettermi comodo e guardacaso in un baleno rimango nudo, la luce azzurra in cabina e debole e quindi non si vede molto allora accendo lo spot e faccio finta di cercare qualcosa, e lancio occhiate al collega per vedere se guarda, e ad un tratto lo vedo che mi fissa, faccio finta di niente, ma il mio cazzo incomincia a risvegliarsi mostrando tutta la sua bellezza, turgido e vispo pulsante. 
lui guarda, con discrezione, e noto che si tocca il suo pacco, ma continua a far finta di leggere.
mi avvicino al finestrino e tiro la tenda, lui ci rimane male, e da uno spioncino controllo e vedo che si sbottona i pantaloni e comincia a masturbarsi, pensando di non essere visto, smette, chiude le tende e lascia aperta quella di rimpetto alla mia, prendo l’iniziativa, apro la tenda e lo guardo bene mentre si sta menando il suo cazzone, lo fisso e in piedi con il mio attrezzo bene in vista davanti a lui.
Mi fa cenno con il pollice in su a dire che è bello, e io replico che il suo è migliore del mio.
Abbasso il finestrino e gli dico di salire da me. Apre lo sportello e si fiona nella mia cabina.
Ciao, mi chiamo Algelo, e tu?  Alcace; che nome strano, dice lui, e il mio nome sulla banda, e mi piace che lo uso come nome proprio, tutti mi conoscono così. Di dove sei? sono di Trento, e tu? io di Novara, ma forse è meglio capire cosa stiamo cercando, cosa dici?
Io tutto nudo davanti a lui, orso massiccio ma non palestrato, con quel pizzetto che gli incornicia una bocca dai denti candidi, una bocca che vorrei esplorare con tutto di me.Angelo mi prese dolcemente il cazzo e senza dire niente lo fece sparire proprio dove avevo pensato, sentivo la sua lingua calda massaggiarmi lentamente, un estasi, mi sposto e lo invito a spogliarsi, cosa che avvenne i un secondo. restammo a guardarci nudi per alcuni minuti, poi ci stendemmo sulla brandina uno avvinchiato all’altro.
Tutto avvenne in pochi minuti, sentimmo bussare alla porta della cabina e una voce con spiccato accento tedesco chiedeva di Angelo.
Il gelo, era un suo collega, che non avevamo visto e sentito arrivare tanto eravamo presi da noi stessi, ma lui capimmo dopo, lo aveva visto salire da me.
Angelo aprimi ti devo consegnare delle bolle che hai dimenticato in ditta, e dato che io vado a Parigi le ho qui con me, apri.
Era rosso fuoco, non sapeva cosa fare, stai tranquillo, mettiti la maglietta e apri il finestrino io intanto accendo il video e gli dici che stavamo vedendo un film.
Così fece, apre la tendina abbassa il finestrino e si sporge per prendere i documenti, ma lui era salito sul predellino e quindi vedeva perfettamente l’interno del mio MAN.
Cazzo vi state divertendo, e cosa vuoi lasciarmi qui fuori al freddo?
Dai fatemi salire che ti devo parlare, e allunga la mano e sgancia la portiera dall’interno, e in un attimo si trova seduto a fianco di angelo, che con solo la maglietta addosso mostrava tutto di lui......................

E' SUCCESSO QUI.


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BECCATI !!!!


venerdì 26 ottobre 2012

ALL'INTERPORTO

L'alta sera tornano dalla Svizzera, ho fatto dogana ad Aosta, e ho dovuto fermarmi tutta la notte per le ore di riposo. Sono andato nel centro commerciale a mangiare qualcosa e a guardarmi in giro se c'era movimento.
Sono le prime volte che faccio questa tratta e non conosco ancora bene i movimenti.
Ho notato un tipo interessante che beveva una birra e ho cominciato a fissarlo e ogni tanto facevo scivolare la mano sul mio pacco, e anche lui faceva lo stesso, CI STA, penso io, mi butto. solita tiritera sul lavoro, su come siamo sfruttati, su come siamo soli facendo l'internazionale lontani da casa,ecc. ecc.
Prendo l'iniziativa e lo invito a venire da me sul camion, ma lui dice che deve telefonare col satellitare e mi invita sul suo.
Andiamo nel piazzale e saliamo sul RENAUTL 500 MAGNUM nero metallizzato, molto bello, lui fa la telefonata e poi ci mettiamo a parlare del più e del meno, e come è comoda la sua cabina molto più spaziosa del mio MAN



Accende la tele e con il satellite guarda caso appare un canale porno, guardiamo il film e poi le chiedo se sul satellite c'erano anche altri canali alternativi, e lui cerca un po fino a che non passa un video gay, lascia qui mi interessa dico io, e lui acconsente e blocca lo scorrere dei canali, io mi arrapo immediatamente e lui se ne accorge, e mi dice che se volevo potevo mettermi comodo e liberare il pacco dai jeans. Detto fatto.



Lui intanto si metteva a suo agio togliendosi la felpa e lasciando il suo petto villoso alla mia vista. SPLENDIDO.

INTERPORTO DI AOSTA


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domenica 23 settembre 2012

A VERONA

Finalmente sono riuscito a salire su una cuccetta matrimaiale, peccato che non ho potuto scattare foto, lui era ben messo e molto attivo è stato magnifico.