sabato 31 agosto 2013

IL TURCO


Ragazzi, sono le due di notte, devo fermarmi, sono stanco, gli occhi mi si chiudono, devo cercare una piazzola, eccone una.
Sono sulla A 10 direzione Ventimiglia, 500 mt. PICCARO area di sosta, metto la freccia e spero che ci sia posto, da quando l’hanno sistemata per i mezzi pesanti ci sono pochi posti, e mentre entro un francese accende le luci e metta la freccia per uscire, cazzo prorio un bel posto sul lato destro all’altezza dei servizzi.
Mi sistemo, spengo, e tiro le tende, ma devo pisciare, allora mi metto la canotta e scendo, non c’è nessuno, neanche una macchina, a parte una decina di camion tutto il resto silenzio, chiudo il camion e vado al bagno, entro e a destra ci sono gli orinatoi ne scelgo uno in mezzo tiro fuori il pipino e comincio a pisciare, il getto è potente sono molte ore che no svuoto la vescica e il rumore non mi fa sentire che entra un uomo e si mette a pisciare in quello a fianco al mio.
Istintivamente il mio sguardo si rivolge a sinistra e vede un uomo sulla quarantina, a dorso nudo con pantaloncini calati sulle cosce mettendo in risalto un culo sodo e chiaro messo in risalto dalla linea abbronzata della schiena, spalle larghe diciamo un mezzo palestrato, ma essendo troppo vicino non potevo vedere il suo arnese.
Scrollo pipino e mi dirigo verso il lavello, dove mi sciacquo le mani e il pipino, e in quell’istante anche lui si avvicina al lavandino e tira fuori un cazzo enorme, circonciso, roseo in semi erezione, lui mi guarda e sorride, si lava anche lui il suo cazzo e le mani, poi prende lo spazzolino da denti e li lava accuratamente, tutto senza dire una parola, io mi sistemo sono stanco e non ho voglia di sesso o comunque non ci pensavo,esco e saluto, buonanotte, lui mi guarda e mi fa un gesto di saluto senza dire niente.
Penso che strano.
Salgo dalla parte destra, chiudo, sistemo la cuccetta e cose che ho in giro, mi spoglio e mi stendo, accendo il lucino azzurro della notte e cerco di dormire, ma fa caldo, allora abbasso a metà i finestrini scosto le tendine in modo che si crei un po di corrente, e così vedo anche fuori, e noto che LUI è ancora davanti ai bagni che sta guardando nella mia direzione, mi alzo un po per vedere meglio, ed è li che fissa il mio camion, con una mano infilata nella cinta dei pantaloncini e che si sta stuzzicando il suo cazzo, è proprio un bel tipo, adesso che mi ha fatto svegliare bene lo noto meglio, anche se c’è poca luce, si fa notare.
Un fisico bello, spalle larghe, braccia possenti e dei polpacci da muratore rumeno, infradito neri che esaltano i piedi, un po di pancetta che da qui sembra soda, pettorali ben scolpiti insomma un bel maschio.
Mi siedo sulla branda e accendo la mezza luce, come per cercare qualcosa, e mi alzo nudo a rovistare nelle ribaltine in alto, e intanto pipino comincia ad destarsi dal torpore, mi volto verso lui facendo finta di niente e lo vedo con il cazzo in mano, ma allora ha proprio voglia, mi affaccio al finestrino e gli faccio cenno di avvicinarsi.
Lui attraversa la corsia e si mette vicino alle piante e mi fissa.
Vuoi salire?
Ma lui non si muove e mi fa un cenno come a dire che non mi capisce.
Allora gli apro la portiera e lo invito, un attimo e lui sale in cabina.
Ciao, non parli italiano, lui no.
Mi fa capire che è Turco, strano i suoi lineamenti sembrano più nordici, è rosso sopracciglia e capelli rasati, e a guardarlo bene è completamente depilato, perché vedendolo da vicino si vede il pelo che sta ricrescendo e lo ricopre per tutto il corpo, occhi azzurri chiarissimi, quasi trasparenti e denti bianchissimi, CAZZO guardandolo bene è un magnifico maschio.
Sale e si siede sul sedile e io li di fronte in piedi tutto nudo, con il cazzo in erezione proprio all'altezza dei suoi occhi, senza emettere suoni allunga una mano, raccoglie le mie palle e tirandole verso di lui inghiotte il mio cazzo nella sua calda bocca e comincia a succhiarlo adagio, gustandolo a ogni movimento.
Sento la sua lingua che scruta il mio cappella cercando l’orifizio per entrare, e poi scende e comincia a leccare le palle e poi ritorna a succhiarlo, è un estasi.  
Mi chino, lo afferro sotto le ascelle e lo alzo al mio livello, per poterlo guardare negli occhi, ci guardiamo e senza togliere l’attenzione le nostre labbra si avvicinano e si toccano, scatta un bacio caldo leggero non invadente, le nostre lingue si incontrano e si attorcigliano e ci stringiamo in un abbraccio appassionato.
A questo punto mi inginocchio e cerco il suo cazzo che a quel punto era gonfio e turgido, ma imprigionato nei calzoncini, li prendo lateralmente e glie li calo alle ginocchia, liberando un attrezzo di prim'ordine.
Ne avevo visto raramente così belli, certo grande, ma a me non è mai interessato la grandezza quanto la forma, perfetta, duro ma allo stesso tempo morbido, diritto ma con una cappella rivolta in alto, insomma un cazzo da sogno.
Io impazzisco per gli orsi, ma questo turco depilato era meraviglioso, e in un secondo faccio affondare quella verga nella mia bocca, a fatica riesco a prenderlo solo una minima parte, ma lo gusto in modo pazzesco.
Lui mi prende la testa fra le mani e mi toglie il piacere, mi alza e mi fa capire di fermarmi, forse stava per venire, ci baciammo ancora per parecchio tempo, poi ci stendemmo sulla branda tenendoci sempre stretti, io sotto e lui sopra di me e in quel contatto l’eccitazione era al massimo, e un secondo dopo tra i nostri ventri un fiume di sperma, non avevo saputo trattenermi, lui si mise a ridere di gusto. 
Si sedette sulle mie cosce poi a cavalcioni sempre su di me si mise all’altezza della mia faccia e io presi a leccare tutto il mio sperma pulendolo perfettamente, mi asciugò con un asciugamano e poi prese in mano il mio cazzo che era diventato molle e lo rianimò in un minuto come ha fatto non ricordo, so solo che ero ancora più eccitato di prima.
Sul cruscotto del MAN c’era un pacchetto di preservativi che erano li dal giorno prima, lui ha notato la scatole, allunga la mano prende la scatola, ne estrae uno lo apre e me lo infila, poi si accovaccia su di me e si auto penetra senza che io facessi un gesto.
Ero dentro, e lui comincia un saliscendi lento, il mio cazzo che non è grande come il suo, ma non certo piccolo, era stretto dal suo sfintere e lo sentivo stringere e la cosa mi eccitava anche perché vedere il "suo" davanti a me in erezione era splendido pochi colpi e io vengo di nuovo, il problema adesso era far venire lui,  ci voleva un preservativo XXL, e poi comunque come facevo a prendere un cazzo così grosso.
Gli infilo a stento uno dei miei, è molto aderente, e lui me lo fa notare, prendo del lubrificante in gel e comincio a inumidire il mio buco, mi giro mi metto alla pecorina e lui appoggia la cappella e tenta di entrare ma il mio buco non si allarga a sufficienza, ancora un po di gel, ci riprova, appoggia e con un colpo secco fa entrare la cappella, io lancio un urlo di dolore, cazzo fermati mi stai rompendo il culo!
Lui non aveva capito quello che dicevo, ma si era fermato perché aveva capito, ma non lo tolse, rimase fermo, li dentro, a poco a poco il dolore passò, allora io cominciai a arretrare per meglio sentire il suo cazzo dentro di me, era un dolore a ogni movimento,ma io volevo farlo venire, lui comincio a montarmi piano piano entrando poco forse solo la cappella, ma questo gli bastava e con le sua mani sui miei fianchi rendeva ritmico il suo muoversi, fino a che un mugolio mi fece capire che era venuto.
Si tolse da me e si sedette sul sedile, ancora con il goldone infilato e pieno di sperma, io mi alzo e mi siedo sulla cuccetta,e lo guardo sorridendo.
Mi avvicino e lo bacio.
Si toglie il preservativo, si pulisce e apre lo sportello, scende e nudo si dirige al bagno, caga, piscia, e si lava, io lo seguo con in mano i suoi pantaloncini, anch’io mi lavo, e con abbondante acqua mi faccio un bidè rinfrescante. 
Ci salutiamo con un bacio profondo, io rimango li nudo davanti ai bagni mentre lui sale sul camion dietro il mio tira le tende e spegne le luci.         
In quel momento entra una macchina, ma questa è un altra storia.