domenica 20 febbraio 2011

La mia prima volta

qualche anno fa, stavo andando a scaricare a Vicenza, proveniente da Milano, quando all'altezza di Desenzano sulla A4 sulla salita prima dell'uscita stavo sorpassando un vecchio Scania quando all'improvviso questo mi stringe sulla sinistra contro lo spartitraffico toccandomi e provocando un incidente che ancora oggi ne parlano.
Fummo coinvolti in parecchi, 4 tir, e una decina di bare mobili, nessuno per fortuna rimase gravemente ferito o peggio, molto spavento, e io come anche Gianni che provoco il disastro perdemmo il carico.
Gianni un ragazzotto ben messo, diciamo un orsetto palestrato ma non grasso, scuro di carnagione e con i capelli rasati "a quei tempi non molto di moda" scese dalla cabina del suo Scania miracolosamente intatta, e venne ad aiutarmi a tirarmi fuori dalla mia motrice prima che prendesse fuoco, come tutto in pochi minuti, fortunatamente Gianni riuscì a sganciare la sua e portarla avanti quel tanto da salvarla.
Io ero incastrato fra il volante e il blocco del cambio contro lo sportello ma non so come riuscì a farmi uscire.
Gianni poi aiutò altri e tutti attendemmo l'arrivo dei soccorsi allontanandoci da rogo.
Io ero rimasto in calzoncini corti e canottiera, senza scarpe senza documenti senza assolutamente niente.
Gianni cominciò a fissarmi con due occhi che volevano dire "prendimi e perdonami", io avevo meno di 30 anni, fisico scolpito pelo corto, barba incolta, mia moglie dice che sono proprio interessante e bello, abbronzato e con un pacco niente male, esaltato dai pantaloncini aderenti.
Quando fu tutto finito dovevo risolvere il problema di rientrare in azienda, e qui Gianni si prestò ad accompagnarmi a Vicenza dove c’è il nostro  magazzino, salì in cabina e qui comincio il viaggio, si cominciò a parlare di tutto e si finì per parlare di figa, e molto disinvoltamente lui mi dice che preferisce parlare di cazzi e che aveva notato il mio pacco e il mio fisico e  se non fosse che ero etero mi sarebbe saltato addosso. Io rimasi basito da quelle affermazioni, ma scattò anche una strana sensazione, una voglia di cose proibite una mano mi scivolo e cominciai a toccarmi il pacco, che da lì a poco cominciò a gonfiarsi con un mio intenso imbarazzo. Lui se en accorse, e con una repentina manovra accosto lungo l’autostrada e si fermò in un parcheggino e spense il motore.
Poi senza dire una parola si sedette sul lettino vicino al sedile e comincio ad accarezzarmi il cazzo che nel frattempo era diventato turgido, e all’improvviso mi calò i calzoncini e cominciò a leccarmi il mio bastone che entrò in una gola profonda che neanche mia moglie sapeva fare.
Non sapevo più come comportarmi, volevo allontanarlo ma nello stesso tempo mi sentivo attratto dal piacere  completamente diverso e più intenso,  e qui scattò l’irrimediabile.
Allungai la mano verso il suo interno cosce, e mi ritrovo in mano un arnese da far invidia a un porno star, e per la prima volta incominciai a menare un cazzo che non era il mio.
Alzò la testa e sentivo il suo fiato sul collo, e dolcemente si avvicinò alle mie labbra e senza mettere alcun freno mi ritrovai la sua lingua sprofondata nella mia bocca, sensazione splendida.